Regione Lombardia intitolerà i 13 Centri per la Promozione della Legalità dislocati nelle 12 province ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e in occasione della ricorrenza della strage di Via D’Amelio, la sera del 19 luglio Palazzo Lombardia sarà illuminato di rosso (colore indicato dalla Commissione regionale Antimafia) e sulla facciata di Palazzo Pirelli comparirà la data ’19 – 7 – 92′.
Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione Civile Romano La Russa intervenuto a Palazzo Pirelli al convegno dedicato al giudice palermitano ucciso dalla mafia, assieme agli uomini della scorta, il 19 luglio 1992. “Un riconoscimento – ha detto La Russa – che ritengo doveroso perché questi due magistrati sono per tutti il simbolo immortale della lotta al malaffare”.
All’incontro organizzato da Regione Lombardia sono intervenuti il governatore Attilio Fontana (video messaggio), il presidente del Consiglio Regionale della Lombardia Federico Romani, il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, Alessandra Dolci responsabile della Direzione distrettuale antimafia di Milano, Sandro Sisler, vicepresidente della Commissione Giustizia del Senato, Paola Bulbarelli, segretario della Commissione speciale Antimafia del Consiglio Regionale della Lombardia, Linda Colombo, Sindaco di Bareggio e un rappresentante della sede di Milano dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Presente anche l’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso.
“Combattere la criminalità organizzata – ha aggiunto l’assessore regionale alla Sicurezza – colpendo i suoi patrimoni fu un’idea proprio di Falcone e Borsellino. Un modo per sottrarre alle organizzazioni criminali il frutto di gravissimi reati, ma anche e soprattutto per affermare la vittoria dello Stato e della legalità, restituendo alla collettività beni a loro confiscati, trasformandoli in un’occasione di crescita e di rinascita. La nostra Regione contribuisce da anni anche economicamente al processo di recupero dei beni sequestrati alla criminalità organizzata. Basti pensare che, dal 2019 ad oggi, ha finanziato ben 124 progetti di riqualificazione presentati da Comuni ed altri enti, mettendo a disposizione complessivamente circa 8 milioni di euro. Dal 2015, inoltre, in collaborazione e con il contributo dell’Ufficio Scolastico Regionale, porta avanti nelle scuole il progetto rivolto agli studenti dei Centri per la Promozione della Legalità. Attraverso queste strutture, dislocate in ogni provincia lombarda (2 a Milano), scuole e soggetti del territorio, che a diverso titolo si occupano di contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata, lavorano insieme”.
All’incontro era presente anche l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso: “Paolo Borsellino è una figura iconica nella lotta alla mafia. Questa manifestazione ha permesso di ricordare la sua figura e ribadire, ulteriormente, quanto sia stato fondamentale il suo impegno nel contrasto alla criminalità organizzata. Mi auguro che anche le nuove generazioni, oltre a ‘mitizzare’ popstar o calciatori, seguano con stima e ammirazione chi, come Borsellino, ha dato la vita per combattere la mafia e diffondere la cultura della legalità”.